[la posta in onda] dumbphones 2011

http://www.google.it/#hl=it&xhr=t&q="la+posta+in+onda"- 1996

Il principio è lo stesso, il mailweb o l'smsweb, per una specie di abbassamento del linguaggio che è alla base della rivoluzione digitale dell'emittenza telematica. Aprire i recinti tecnologici, combattere il fascismo della lingua (R.Barthes).  (Eseguire script PHP ad intervalli regolari di tempo)


http://www.repubblica.it/supplementi/af/2011/02/21/multimedia/026maccari.html

Il primato spetta alle associazioni umanitarie, che da anni si affidano a soluzioni Sms. La più nota è la donazione via messaggio, ma esistono servizi più complessi: Ushahidi, un’associazione no profit che monitora le violazioni dei diritti umani ha affiancato a Twitter e Web una piattaforma di segnalazione via SMS abilitando l’accesso tramite messaggi e telefonate. Queste funzioni fanno gola a tutte le società web che puntano ad aprirsi spazi in aree dove la Rete è assente. Lo testimonia la nascita di una nuova ondata di startup specializzate nella connessione di servizi web e telefonini non smart. Come GroupMe, che ha raccolto già quasi un milione di dollari per la sua chat istantanea via SMS. O Fast Society, che offre una specie di Twitter basata su messaggi gratuiti. E ancora Snaptu, che ha già più di 4 milioni di utenti che usano la sua app che rende accessibili via SMS Twitter, Flickr, Mashable e Picasa. Venmo, invece, permette di trasferire fondi con un messaggio, con gli stessi livelli di sicurezza delle transazioni via web. E anche Microsoft ha deciso di partecipare alla corsa. Lanciando OneApp, un framework che converte all’uso di sms i servizi web. Un’applicazione che, combinata all’alleanza con Nokia potrebbe garantire a Redmond un immediato primato nel mercato software dei dumbphone