I punti caldi attraverso venti anni di ricerca e sviluppo: per quel che ci riguarda direttamente, da Modi di Produzione La.Ca.B. [1] all'Emittente Telematica per la Rete Civica RomaOnLine (1993), e poi nell'Unical, e il progetto UniET (2000-2010).
http://www.google.it/#hl=it&xhr=t&q="la+posta+in+onda" [2]- 1996
Il principio è lo stesso, il mailweb o l'smsweb, per una specie di abbassamento del linguaggio che è alla base della rivoluzione digitale dell'emittenza telematica. Aprire i recinti tecnologici, combattere il fascismo della lingua (R.Barthes). (Eseguire script PHP ad intervalli regolari di tempo [3])
http://www.repubblica.it/supplementi/af/2011/02/21/multimedia/026maccari.html [4]
Il primato spetta alle associazioni umanitarie, che da anni si affidano a soluzioni Sms. La più nota è la donazione via messaggio, ma esistono servizi più complessi: Ushahidi, un’associazione no profit che monitora le violazioni dei diritti umani ha affiancato a Twitter e Web una piattaforma di segnalazione via SMS abilitando l’accesso tramite messaggi e telefonate. Queste funzioni fanno gola a tutte le società web che puntano ad aprirsi spazi in aree dove la Rete è assente. Lo testimonia la nascita di una nuova ondata di startup specializzate nella connessione di servizi web e telefonini non smart. Come GroupMe, che ha raccolto già quasi un milione di dollari per la sua chat istantanea via SMS. O Fast Society, che offre una specie di Twitter basata su messaggi gratuiti. E ancora Snaptu, che ha già più di 4 milioni di utenti che usano la sua app che rende accessibili via SMS Twitter, Flickr, Mashable e Picasa. Venmo, invece, permette di trasferire fondi con un messaggio, con gli stessi livelli di sicurezza delle transazioni via web. E anche Microsoft ha deciso di partecipare alla corsa. Lanciando OneApp, un framework che converte all’uso di sms i servizi web. Un’applicazione che, combinata all’alleanza con Nokia potrebbe garantire a Redmond un immediato primato nel mercato software dei dumbphone
LA RICERCA – A raccontare lo stato del mondo digitale è per la quarta volta negli ultimi anni la società di ricerca IDC, con uno studio commissionato dall’azienda EMC, che sul suo sito fornisce anche un contatore - l’Information Growth Ticker – da scaricare sul proprio Pc che aggiorna in tempo reale sulla quantità di dati creati a partire dal primo gennaio 2010.
Stupiscono i tassi di crescita previsti per il futuro. Nel 2020 la nostra personale odissea tra i dati digitali ci vedrà immersi in un universo quasi 50 volte più grande di quello attuale. Complici di questo aumento saranno i passaggi all’universo dei bit di voce, tv, radio e stampa, dunque tutto il mondo oggi ancora per larga parte in analogico.
NUVOLE – L’universo sarà dunque sempre più sommerso dal digitale, e la Rete continuerà ad avere un ruolo di primo piano, per via di tutti i documenti nati e utilizzati nella «nuvola» del cloud computing. Dice infatti la ricerca di IDC che, entro il 2020, più di un terzo di tutte le informazioni digitali create ogni anno (private o pubbliche che esse siano) risiederà o transiterà nella nuvola di tecnologie informatiche disponibili online. Ancora una volta, la ricerca denuncia anche l’overload di informazioni e mette al centro il problema della ricerca dei dati che più interessano da parte degli utenti, visto che già oggi i contenuti creati sono superiori del 35 per cento alle capacità di archiviarli e questo dato aumenterà anche del 60 per cento nei prossimi anni.
Sfruttare al meglio le potenzialità del Web per sostituire un costoso call center tradizionale con un più economico e facilmente gestibile contact center interattivo.
soluzione Internet che consente di realizzare un call center completamente WebBased: è interamente basato su html e javascript, non richiede l’installazione di alcun software o Plug in da parte dell’utente o dell’operatore e, grazie a queste sue caratteristiche può essere utilizzato da chiunque abbia un normale browser Internet
"Il risparmio rispetto all’utilizzo di un numero verde, che implica il pagamento del traffico in entrata, è notevole. Inoltre, utilizzando il telefono un operatore può rispondere a un utente alla volta mentre , tramite una chat testuale, può assistere più persone contemporaneamente".
In un’epoca in cui i prodotti sono sempre più simili tra loro ma a fare la differenza è il servizio, uno strumento ideale di CRM (Customer Relationship Management) particolarmente adatto a tutti quei siti di piccole o medie imprese e di commercio elettronico dove la soddisfazione del cliente è di primaria importanza e dove un adeguato sistema di supporto post o pre vendita diventa uno strumento per avere un vantaggio competitivo.
La soluzione è semplice e di utilizzo immediato. "E’ sufficiente incollare sul proprio sito il codice html da noi fornito in modo da rendere visibile l’apposito pulsante che indica agli utenti la possibilità di parlare con un operatore." .
A questo punto, la funzionalità di hot line sempre attiva, permette ai visitatori di richiedere in qualsiasi momento assistenza tecnica o commerciale e consente all’operatore di monitorare il traffico sul sito Web avvertendolo, con un segnale acustico, ogni qual volta un utente sta chiedendo supporto.
"L’utilizzo del testo scritto come forma di comunicazione facilita l’evasione di alcune richieste", ad esempio, un operatore di un’azienda informatica impiegherebbe un tempo abbastanza lungo per spiegare a voce a un utente come aggiornare un software. Così l’operatore può addirittura avviare il download del file richiesto sul computer dell’utente".
Tiene anche traccia della navigazione degli utenti sul sito, è così in grado di fornire importanti informazioni sull'usabilità del sito stesso segnalando, ad esempio, le pagine Web da cui viene più frequentemente chiesto l'aiuto di un operatore.
Trasformare un portale Internet costruito e pensato per la rete fissa in un portale accessibile da ogni telefono mobile. Non solo dagli smartphone a tutto schermo, ma anche dai modelli con il display più piccolo, tipo i BlackBerry e perfino da quelli più vecchi, con un minischermo in cui sarebbe quasi impensabile far entrare qualsiasi tipo di informazione Web.
Un "vecchio" architetto agli studenti sul come lavorare: la manualità, ma al momento giusto muovere i piedi.
E anche il poeta, Gottfried Benn, per cui "../ è frutto di un uomo seduto a tavolino / quel che l'uomo chiama Occidente / ..".
Ed inoltre l'ing. Sony, il walkmann.
Tutto questo ed altro per dire che la mobilità è la vera marca dell'individualizzazione - anche se ancora non è automaticamente il protagonismo dell'individuo performativo antropomorfo.
Queste le premesse. Lo stato dell'arte contempla attualmente la telefonia mobile digitale, i displays da toccare, le tecnologie linguistiche multicanale multimediali.
A noi interessa ripercorrere avanti e indietro le forme espressive, anche quelle appena storicizzate, per cui la pratica della testualità pura del giovin marcus e della telematica delle origini (il formato txt) può essere un mezzo per gestire proprio la multimedialità multicanale dei nuovissimi media mobili. Il "testo solo" o solo-testo può essere a colpo d'occhio la migliore interfaccia che la poesia scritta ci suggerisce per poi cliccare sulla voce, sulle immagini in movimento ed il resto.
Diventare la banca del web ----- L'idea di Google: accedere, attraverso Google, ai contenuti a pagamento, pagando di volta in volta.
Facendo un salto in avanti, perché un utente registrato al sistema di pagamento di Google - di cui già usa posta e mappe e su cui compra gli articoli più interessanti da leggere - non dovrebbe usare lo stesso sistema anche per pagare un libro, un computer, un viaggio? L'unico vero competitor su questo fronte, che ha già a disposizione un sistema di single sign on (la capacità di usare un unico utente con cui accedere ad altri siti) potrebbe essere Facebook con i suoi 400 milioni di iscritti, senza però la potenza di fuoco di Big G.
Links
[1] http://portfolio.rootiers.com/node/60/31
[2] http://www.google.it/#hl=it&xhr=t&q="la+posta+in+onda"
[3] http://inondare.blogspot.com/2010/01/unicalinfo-eseguire-script-php-ad.html
[4] http://www.repubblica.it/supplementi/af/2011/02/21/multimedia/026maccari.html